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NICOLA TOPINELLI E LA MAGIA DELLO SVILUPPO PRODOTTO

Occuparsi di sviluppo prodotto è un po’ come dire di essere in grado di dare vita alle idee. È qualcosa che sta a metà strada tra un atto di magia e la messa appunto di un processo organico e sistematico. È una questione di giusta alchimia. La poesia nell’interpretare il pensiero di un creativo e il metodo di un lavoro manifatturiero dove macchine e manualità trovano la loro perfetta complicità.
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Per Nicola Topinelli, Direttore Tecnico in De Rigo, occuparsi di sviluppo prodotto rappresenta una forma di completamento di un percorso professionale. Un percorso iniziato in De Rigo dal 1996 e frutto di un impegno costante e di una voglia di imparare mai sazia. “Sviluppo prodotto significa interfacciarsi con l’ufficio design per capire il concetto che vogliono sviluppare e portarlo fino in fondo con la certificazione dei primi pezzi realizzati” dice Nicola dando una definizione a ciò che fa, ma ciò che più conta è la passione che traspare mentre racconta tutto ciò.

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Lo sviluppo prodotto è cadenzato da una sequenza di fasi da rispettare. C’è una partenza, che passo dopo passo, porta a toccare con mano ciò che era in principio solo un’idea creativa. “Questa partenza è l’approvazione della collezione da parte dell’ufficio prodotto. Lì si chiude la prima parte dello sviluppo prodotto che noi chiamiamo design che è composto principalmente da tre fasi: disegno vero e proprio, la prototipazione e poi l’approvazione della collezione”, racconta Nicola come se stesse descrivendo l’attimo prima della genesi di un’opera d’arte. Una genesi che porterà - dopo un’analisi di fattibilità, l’identificazione delle macro scelte tecniche e produttive, la scelta dei materiali e una valutazione dei costi - a giungere dopo mediamente 12/15 settimane alla realizzazione delle pre-serie certificate. “La pre-serie serve proprio per completare la fase di collaudo tecnico e il passaggio successivo è la visione di questa pre-serie su un tavolo con il team design che di fatto da la benedizione alla produzione. Da questa benedizione poi si passa alla produzione vera e propria” dice Nicola respirando profondamente prima di lasciarsi andare ad un sorriso di soddisfazione.

 

Prima di arrivare a tutto ciò, ci sono però un iter da seguire. Non si tratta di ritualità, ma di un’applicazione puntuale di un processo di industrializzazione. Già perché con il prototipo fisico e la sua relativa scheda prodotto, ci sono quattro step di avanzamento: il primo è la progettazione vera e propria (progettazione CAD); il secondo è la realizzazione delle attrezzature, stampi e semi-lavorati; il terzo è la realizzazione del primo pezzo, quello che in gergo viene chiamato tooling sample con cui vengono eseguite le verifiche di corrispondenza prototipo e le prove di calzata; e la quarta sono le pre-serie, dove si va a collaudare tutto il ciclo produttivo compresa la messa a punto dei toni colore

È cambiato il modo di lavorare, ma non in maniera tale rispetto a come si è evoluto il mondo” dice Nicola commentando la sua esperienza maturata nel mondo dell’occhialeria. Poi guarda i ragazzi che davanti ai loro monitor del computer sono lì a progettare. Competenza tecnica e passione per il proprio lavoro, sono le caratteristiche che accomunano tutte queste persone. Forse sta proprio in questo l’essenza di un lavoro che sicuramente è facilitato dalle tecnologie a disposizioni, ma che risente (fortunatamente) ancora dell’elemento umano per fare la differenza.

Lo sviluppo prodotto è tutto questo. E tutto questo è una buona parte della vita anche di Nicola. Questo lui lo sa. Di questo lui ne è fiero.